Immagini sovrapposte
dolcezza e purezza e diversità
Accattone e Stella
il Trullo Testaccio Pietralata,
la nostra mente che torna
alle sere di estate di qualche anno fa
paura ed odio
oasi di amore e di favole
Roma invitante e mitica,
dopo il film
ci riguarderemo negli occhi
per paura di incontrare quel volto
antico e diverso
e insolito medievale tenebroso,
per incontrare ancora una volta
il pazzo di Ponte Milvio
che si tuffa nel Tevere
con le telecamere puntate,
per giudicare il più forte alla lotta
fra Lello e Carletto
dietro il cinema Lux
(‘come sa di pianto la tua voce’),
per cercare ancora
il sogno di una cosa.
E’ la tentazione di far silenzio
che ci tenta e ci vince,
con gli occhi fissi all’ultima tragedia
chiusi a chiave nelle nostre case
distolti dal Gesù di Zeffirelli
dalla madonna playmate di Playboy
dalla visita del papa in Groelandia
dall’avvento di questa nuova era.
Dietro casa
l’umanità
la diversità dentro di noi
la storia
la carità e la miseria
la passione
il delirio degli anni settanta
gli occhi che bruciano nella notte
il fascino della Stazione Termini
il miscelarsi delle razze
le nostre corse in auto
alla ricerca di un focheraccio,
la rivolta
la nuova ignoranza e la paura
lo scherno e le risate
il mistero
la culla delle civiltà
l’angoscia delle immagini
di un racconto di sangue,
la figura ormai esanime
della nostra anima maledetta.