Nato nel 1968, Andrea Sfiligoi è stato collaboratore della rivista Kaos (sia come articolista che come illustratore) in quei magici anni Novanta in cui in Italia esisteva ancora un mercato per le riviste di giochi di ruolo. Dal 2007 diventa autore di giochi fondando Ganesha Games con sede in Ucraina. Tra i suoi maggiori successi c’è il regolamento per battaglie tra miniature Song of Blades and Heroes, ma il prodotto con cui si impone definitivamente a livello internazionale è Four Against Darkness.
Four Against Darkness è una proposta ludica originale, un gioco di ruolo in solitaria che però all’occorrenza può essere anche giocato come un normale gdr. Il “playmaster” (così viene chiamato chi lo usa, perché è contemporaneamente giocatore e Master, cioè conduttore del gioco – “manager”, lo chiamerebbe Frank Mentzer) guida un gruppo di quattro avventurieri all’interno di un dungeon generato casualmente. Dalla sua prima apparizione sul mercato anglofono nel 2016 ha collezionato una lunga serie di supplementi, avventure e “variazioni sul tema” con declinazioni horror e fantascientifiche.
Ma Andrea Sfiligoi è un vulcano di idee e i suoi progetti non si fermano qui.

Four Against DarknessLuca Lorenzon (LL): Allora, come sta andando Four Against Darkness?

Andrea Sfiligoi (AS): Sta andando molto bene, abbiamo avuto degli ottimi riscontri anche dalla Polonia dove è uscita da poco un’edizione. Stiamo parlando con l’editore polacco per fare supplementi che saranno in un formato grafico diverso che stanno curando loro.
In Italia continua a essere un prodotto di punta, va molto bene. In lingua inglese sta andando avanti dal 2016 e al momento ci sono più di 55 supplementi, poi adesso abbiamo la linea delle avventure-poster, i dungeon creabili con i mazzi di carte… c’è insomma un sacco di materiale che, ci tengo a sottolinearlo, è tutto giocabile: non facciamo prodotti che sono semplici gadget, tutti i prodotti hanno un’applicazione nel gioco. Possiamo dire che si tratta di un sistema per vendere delle avventure ma in formati sempre nuovi.
I poster sono questi che vedi allo stand, molto belli, fatti da un fan spagnolo che si chiama Jaime che poi ha accettato di diventare un collaboratore. Ci piaceva molto come disegnava, è un disegnatore vecchia scuola che lavora ancora in bianco e nero sul cartaceo, si diverte a fare questi dungeon molto elaborati e per questo ci siamo detti che era il caso di farli diventare delle avventure. Lui era semplicemente un giocatore che postava sul gruppo internazionale di Four Against Darkness i suoi dungeon, io l’ho notato e gli ho detto che il suo stile andava molto bene e quindi poteva fare delle cose professionali per noi. Così abbiamo fatto questa linea di tre poster e adesso vediamo come vanno, chiaramente in caso di buon riscontro si può espandere con altri poster. Lui è molto lento, perché come puoi vedere fa un tipo di lavoro molto elaborato e minuzioso, però se ci sarà domanda potrà sicuramente fare altri prodotti di questo genere.

LL: Come hai detto Four Against Darkness esiste dal 2016… quando pubblicherete finalmente le regole per arrivare oltre il nono livello? Ho dei personaggi fermi che aspettano…

AS: In effetti quel supplemento sarebbe già dovuto uscire ma c’è stato il problema della guerra in Ucraina: io vivevo in Ucraina con mia moglie, a Charkiv, e inevitabilmente questa cosa ci ha fatto saltare tutti i piani. Più o meno abbiamo un anno di ritardo sulla tabella di marcia. Il libro è quasi pronto quindi io conto di farlo uscire in inglese per Natale e dopo lo darò all’editore italiano e vediamo quando lo traducono e lo faranno in italiano. Sono ragionevolmente sicuro che lo faranno perché è la continuazione naturale del gioco, quindi sicuramente sarà fatto, a maggior ragione visto che i ragazzi di MS Edizioni hanno fatto da modelli per la copertina!

Razziatori delle RovineLL: Altri progetti per il futuro?

AS: Proprio in questi giorni, qui a Lucca, farò delle demo di Eldritch Wood, il mio nuovo gioco che è sempre solitario/cooperativo. Si tratta di un gioco con un’indole più narrativa rispetto a Four Against Darkness. La novità di questo gioco è che non si interpreta un gruppo di avventurieri oppure un unico personaggio come avviene in Alone Against Fear ma si interpreta un intero villaggio, cioè è un gioco di troupe dove c’è un cast di trentasei personaggi e c’è una tecnica nel gioco che riproduce la macchina da presa di un serial televisivo che passa da un personaggio all’altro a seconda delle scene.
L’ambientazione è un villaggio medievale (parliamo di un Medio Evo “pop”, non è un Medio Evo storico) durante il periodo dell’Inquisizione in cui i personaggi, chiamati “Notabili” (cioè i personaggi più importanti del villaggio), dovranno affrontare una minaccia sovrannaturale che all’inizio del gioco non si sa cos’è ma si scopre pian piano nel corso del gioco. Il tutto si gioca con un calendario e un’agenda dove tu annoti le azioni che fai in ogni giorno. Meccanicamente è un gioco molto semplice. Tu puoi giocare ognuno dei trentasei personaggi che sono nel gioco e anche alcuni png [Personaggi Non Giocanti, una terminologia da giochi di ruolo, N. d. R.] che temporaneamente possono passare sotto il tuo controllo. Non è un gioco di ruolo, è un ibrido, un adventure game un po’ come Four Against Darkness. Diciamo che la sensazione che procura quando ci giochi è la stessa del gioco di ruolo, in più c’è questa novità di gestire appunto una troupe di personaggi, quindi c’è proprio un gruppo di personaggi e tu ti sposti da uno all’altro a seconda di quelle che sono le situazioni del gioco. Spero che alla dimostrazione partecipino molti giocatori, così da interessare anche l’editore italiano.