“Devo cambiare queste scarpe, sono difettose”. “Nessun problema, le cambiamo. Qual è il difetto?”. “Quando piove, se cammino sui tombini scivolo!”.

Vita da commessa - una tavolaNel corso degli ultimi anni una delle categorie lavorative di cui, nel bene o nel male, si è maggiormente parlato è quella dei commessi.
Uomini e donne il cui orario di lavoro, purtroppo, è diventato talmente flessibile da impedirgli quasi di condurre una vita fuori dal negozio e da costringerli a cancellare dalla loro esistenza il giorno di riposo settimanale.
Persone la cui attività di servizio alla clientela viene spesso scambiata, proprio dai clienti, per un’attività di servitù.

Laura Tanfani, che opera da anni nel settore abbigliamento, ha deciso di cogliere il lato comico delle situazioni che si ritrova a dover affrontare quotidianamente e di rispondere alla maleducazione di alcuni clienti con positività e ironia. Il suo libro, Vita da commessa appena uscito per i tipi di BeccoGiallo, è il risultato di questo suo tentativo di sdrammatizzare dei comportamenti che, alla lunga, rischiano di diventare insostenibili.

Nato inizialmente come blog, come già accaduto per altri libri diventati poi bestseller come Il mondo deve sapere di Michela Murgia, il volume si distingue dalle tante raccolte di episodi di vita vera che affollano da anni gli scaffali delle librerie per la sua struttura ibrida. Ai brevi paragrafi, o elenchi, narranti atteggiamenti caratteristici che logorano i nervi ed esauriscono la pazienza di chi svolge questo lavoro, infatti, si alternano surreali conversazioni con l’assistente digitale Siri – che a volte dimostrano come la realtà superi di molto la fantasia – , brevi tavole a fumetti che descrivono visivamente l’episodio citato in precedenza e pagine interattive che consentono al lettore di scarabocchiare i figurini delle clienti tipiche, rispondere a semplici domande scacciapensieri o inventarsi di sana pianta in quattro mosse serie tv inconsuete. Non si tratta quindi di un saggio, romanzo o racconto né, tantomeno, di un fumetto vero e proprio, ma piuttosto di un divertissement da cui emerge tutta la passione e la giocosità dell’autrice che, con semplicità e ironica rassegnazione, catapulta il lettore ignaro nel suo mondo o il lettore consapevole in un ambiente che ben conosce già di suo.

Vita da commessa - una tavolaLe scenette rappresentate nelle tavole a fumetti non si focalizzano solo sulla clientela ma riguardano anche i periodi più intensi, e meno gratificanti, che ogni commesso, nell’arco della sua vita, si è trovato prima o poi ad affrontare: i saldi e la settimana di Natale. Il lettore assiste così a un crescendo di richieste che sfiorano l’assurdo e nelle quali, invece, non ci metterà molto a riconoscersi – a chi non è mai capitato di entrare in un negozio e dire candidamente alla commessa: “Desidero un vestito della mia taglia” senza specificare nulla e sperando che la suddetta commessa riesca a leggere nel pensiero? – . Il volume permette così di prendere anche coscienza di quei comportamenti che, magari involontariamente, ognuno di noi ha assunto nei confronti dei lavoratori del settore e contribuisce a correggerli.

I disegni, a cura della stessa autrice e colorati digitalmente da Sara Antonellini, hanno un tratto semplice e funzionale che suscita simpatia e favorisce l’immedesimazione negli episodi narrati infondendo leggerezza e rendendo l’opera un ottimo rimedio contro il nervosismo quotidiano.