Andrea Sorrentino è giovane ma può già vantare un curriculum di tutto rispetto, con collaborazioni con le più importanti case editrici statunitensi e con gli sceneggiatori più quotati.
Lo incontro grazie ai buoni uffici di Simone Delladio: evidentemente Sorrentino è un appassionato di giochi di ruolo visto che era allo stand di Serpentarium Games per farsi dedicare un manuale.
Andrea mi ha gentilmente concesso una veloce chiacchierata mentre ci spostavamo da un padiglione all’altro della fiera (era atteso poco dopo al PalaPanini).

Old Man LoganLuca Lorenzon (LL): Ricordo di aver scritto nella recensione al tuo Old Man Logan che i tuoi disegni sembravano delle fotografie sovraesposte. Ti basi effettivamente su riferimenti fotografici per realizzare le tue tavole?

Andrea Sorrentino (AS): Io parto dall’idea che non bisogna porsi dei limiti quando si lavora a un prodotto artistico. Se c’è qualcosa che ti piace o che secondo te fa funzionare meglio il risultato finale non devi bloccarti da solo e pensare che “il fumetto si fa in questo modo e io devo sempre farlo in questo modo”. Ad esempio, se mi trovassi in una situazione nella quale dovessi fare la scansione di un oggetto e metterlo nella tavola così com’è la farei perché penso che non ci si debba porre dei limiti.

LL: Forse c’è anche un po’ di Jae Lee nel tuo stile, no?

AS: In generale c’è molta derivazione da quelli che sono gli artisti che più mi sono piaciuti nel mio percorso di crescita artistica. E possono essere Jae Lee, Frank Miller ma anche qualche autore italiano come Roberto De Angelis, quindi c’è sicuramente una certa derivazione da questi artisti. Jae Lee sicuramente è la cosa più immediata che viene in mente, anche se poi abbiamo uno storytelling abbastanza diverso.

LL: Sì, dal punto di vista puramente estetico io che non capisco molto di supereroi avevo subito pensato a Jae Lee. Ci riassumi rapidamente la tua carriera?

AS: Io ho 34 anni e ho cominciato a lavorare nel settore facendo illustrazioni per giochi di ruolo.

LL: Quali?

AS: Ho fatto delle illustrazioni per la White Wolf.

LL: Quindi Vampiri, Werewolf e compagnia.

AS: In realtà non per Vampiri ma per un’altra linea che si chiamava Mondo di Tenebra.

God of WarLL: Ah, sì: quella del rilancio di tutto l’universo della White Wolf.

AS: Esatto, da lì poi sono stato contattato da un editor della DC che mi propose di fare delle copertine per un cross-over tra X-Files e Trenta Giorni di Buio e quindi ho fatto quelle cinque copertine e da là ho cominciato ad avere un po’ di contatto con gli editor. I lavori che facevo piacevano e da lì è nato tutto: ho fatto una graphic novel basata sul videogioco di God of War per la Sony e poi ho partecipato al lancio nel 2011 di New52, il rilancio dell’Universo DC; tra le altre c’era una serie horror, I, Vampire, e mi hanno proposto di lavorare su quella visto che il mio stile si sposava bene con l’atmosfera della serie.
Poi da là ho cominciato a fare Green Arrow, sempre nel periodo del rilancio della DC, quando era uscito anche il serial televisivo e infine sono passato alla Marvel: ho fatto dei numeri di X-Men e adesso ho un contratto in esclusiva con la Marvel e sto lavorando su Vecchio Logan.

LL: Com’è lavorare sulle sceneggiature di Brian Michael Bendis?

AS: Io ho lavorato con lui sulla miniserie di Vecchio Logan che faceva parte dell’evento Secret Wars; fortunatamente è uno sceneggiatore che dà la massima libertà ai disegnatori con cui collabora. Quindi mi ha detto che se volevo cambiare qualcosa (ad esempio spostare delle vignette oppure farne 12 in una tavola in cui la sceneggiatura ne prevedeva solo 3) lo potevo fare e poi lui avrebbe corretto i dialoghi di conseguenza. Cosa che poi non è successa, anche se ero consapevole di questa libertà. Alla fine le cose hanno funzionato perfettamente così come le aveva scritte.
Secondo me Bendis è uno scrittore che incarna alla perfezione il metodo Marvel di scrittura, nel senso che c’è molta libertà, c’è molta comunicazione con il disegnatore, con molta possibilità di cambiare le cose in corso d’opera.

Old Man Logan

LL: Fino a quando dura il tuo contratto di esclusiva alla Marvel?

AS: Il contratto mi scade a settembre 2017, quindi mi resta ancora un altro annetto per lavorare e poi non so se continuerò dalla Marvel, anche perché avrei già delle proposte dalla DC per quando mi scadrà il contratto. D’altra parte mi piacerebbe provare a fare qualcosa per la Image visto che c’è anche questa possibilità.

LL: Ti piacerebbe fare anche un progetto tuo, quindi?

AS: Sì, anche se non come scrittore. Se facessi una cosa con la Image sarebbe con uno degli scrittori con cui ho lavorato fino ad adesso: potrebbe essere Brian Bendis o Jeff Lemire.