Esistono favole che i bambini amano ascoltare all’infinito sfinendo i genitori e non addormentandosi affatto. Ne esistono, poi, delle altre che, grazie alla loro originalità, risvegliano l’interesse non solo dei piccoli lettori ma anche degli adulti, inducendoli a interpretare quelle storie da un punto di vista diverso. Felici e contente, di Corrado Premuda e con le illustrazioni di Andrea Guerzoni, appena pubblicato per i tipi di Luglio Editore, si pone l’obiettivo di intrattenere i piccini e di suscitare la curiosità dei grandi.
Di primo acchito, questo volumetto di sessantotto pagine non sembra possedere alcun tratto distintivo rispetto alle centinaia di migliaia di libri che, ogni mese, approdano sugli scaffali. A ben guardare, però, la scorrevolezza dello stile di Premuda, e l’estrema cura per ogni singolo dettaglio espressa da Guerzoni nelle illustrazioni che accompagnano i racconti, ne fanno un piccolo gioiello.
Le otto storie che compongono il libro sono concepite come seguiti di altrettante celebri fiabe, Cenerentola, Hansel e Gretel, Biancaneve, La bella addormentata nel bosco, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo, I tre porcellini e La Bella e la Bestia, dove, quello che conta, non è il classico happy end ma piuttosto l’evoluzione dei personaggi femminili che costituiscono il fulcro di ogni storia. Il lettore ha così modo di confrontarsi con una Cenerentola annoiata dalla vita di corte e smaniosa di tornare a fare la donna delle pulizie, o con una Biancaneve amareggiata dalla morte della matrigna e impegnata a cercare, in Val Venosta, una mela succulenta, dal retrogusto avvelenato, con cui commemorare la defunta. E se Gretel sfodera finalmente “le unghie” trasformandosi in una sorta di business-woman con tanto di fratello paffutello al seguito, la Bella Addormentata non è da meno dimostrando di saper sfruttare egregiamente l’effetto soporifero del regno in cui risiede, mentre la Lupa dei Tre porcellini mette in pratica quel sesto senso tutto femminile che le consente di avere la meglio sulla furbizia maschile.
Alcune delle tematiche affrontate, come la calvizie di Raperonzolo, la progressiva trasformazione di Cappuccetto Rosso o la mutazione volontaria di Bella in Bestia, insegnano che la vita può avere molteplici sfaccettature e che solo con il sacrificio e la capacità di guardare oltre le apparenze si è in grado di trovare la propria strada e di comprendere come le difficoltà abbiano il solo scopo di temprare la nostra personalità e renderci più forti.
Le illustrazioni di Andrea Guerzoni si integrano alla perfezione con i testi di Corrado Premuda. L’artista, cogliendo appieno il tratto caratteristico di ogni singola protagonista, realizza otto quadretti organizzati in modo da introdurre ogni racconto. Il lettore scopre, quindi, l’ambivalenza di Cenerentola, indecisa tra la sua vita attuale e quella precedente; l’intraprendenza di Gretel, comodamente seduta su un trono dalla bocca spalancata, con tanto di teschi a incorniciare la scena; il tormento di Biancaneve che regge una mela sulla testa in perfetto stile “figlio di Guglielmo Tell”; la bellezza della dame di corte della Bella Addormentata che posano, come in una fotografia, con gli occhi ermeticamente chiusi dal sonno; l’esotica graziosità di Cappuccetto Rosso che, con pelliccia e denti aguzzi, si aggira per il bosco sotto lo sguardo di una scettica luna; la sofferenza di Raperonzolo che ha più capelli in mano che in testa e può solo utilizzarli per la cornice del quadretto; la scaltrezza della Lupa intenta ad arrostire gli ignari e ingenui maialini e la bruttezza di Bella che, a suo agio su una carrozza trainata da corvi, se ne va in giro soddisfatta della strategia adottata per far rinsavire il Principe.
Tutti questi elementi, a cui si aggiunge un’impaginazione attenta e gradevole, fanno del volume un’opera imperdibile la cui lettura andrebbe consigliata anche nelle scuole.
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