A Davide La Rosa, classe 1980, mancherebbero tre esami per la laurea in Astronomia ma al momento preferisce dedicarsi al suo seguitissimo blog. Su questo sito pubblica i suoi particolarissimi fumetti, che hanno protagonisti quali Dio, Papa Sisto I, la Pimpa in versione splatter, il Trio Occhialuto Antifascista, la bara trafugata di Mike Bongiorno, Roberto Giacobbo di Voyager…
Quest’ultima creazione gli è valsa sia la partecipazione allo stesso Voyager che la pubblicazione su Scienza & Paranormale (oggi Query), il notiziario del C.I.C.A.P. Che le sue doti artistiche siano scarse è il primo ad ammetterlo (tranne quando viene posseduto dallo spirito di Lucio Fontana…) ma le sue storie, che spesso si sviluppano in maniera più articolata di una rapida striscia o vignetta, hanno un tocco personalissimo e riconoscibile fatto di humor nero, citazionismo nerd, surrealismo pop e ateismo razionalista.
Quest’anno Davide La Rosa è sbarcato a Lucca con un agile ma robusto albetto spillato, Zombie gay in Vaticano, che oltre al fumetto vero e proprio presenta un’appendice in puro stile Mulholland Dave. I disegni sono di Vanessa Cardinali, una piacevolissima scoperta che nel 2008 aveva vinto il premio Lucca Contest.
Luca Lorenzon (LL): Dopo alcuni anni di “lavoro” sul blog sbarchi anche coi fumetti sul supporto cartaceo. Quindi per te questa sta diventando un’attività concreta?
Davide La Rosa (DLR): Mah, uno ci spera sempre. Il problema è che nel mondo del fumetto è po’ difficile mangiarci. A meno che uno non stampi i fumetti su fogli di prosciutto crudo, ma mangiare coi fumetti è un po’ difficile. Quindi uno cerca di fare un po’ di lavoretti e poi questo, sperando che forse, un giorno…
LL: E di quali “lavoretti” ti occupi adesso?
DLR: Roba saltuaria, ripetizioni a bambini e ragazzi, quelle cose che fanno tutti, come il promoter…
LL: Tu hai un blog seguitissimo, quanti anni sono che è online?
DLR: È dal 2005. Tutti i giorni posto qualcosa.
LL: Tutti i giorni alle 0:00 spaccate, notavo.
DLR: Tutti i giorni alle 0:00, son sempre lì, non ho più vita sociale.
LL: Puoi presentarci sinteticamente questo Zombie gay in Vaticano senza anticiparci troppo della trama?
DLR: Sì, innanzitutto premetto che questa volta io ho fatto solo i testi e ai disegni c’è la bravissima Vanessa Cardinali (va detto che i disegni sono veramente ottimi, ancora più notevoli considerata la giovane età della disegnatrice, nda), io “nasco” come sceneggiatore, ma all’epoca – quando ho aperto il blog – nessuno voleva disegnare quello che scrivevo e allora ho cominciato a disegnarle io, le cose… il che è un male, però, perché non so disegnare. Il problema è che molte storie che penso non le posso disegnare io.
LL: Ci sono tanti professionisti che non sanno disegnare eppure continuano a lavorare.
DLR: Ma nel mio caso è evidente, sembro un bambino in preda all’ictus. Comunque dicevo che molte mie storie io non le posso disegnare perché lavoro molto su storie disegnate su due dimensioni, ho bisogno a volte delle prospettive, dei movimenti, dei combattimenti, che non so fare, perché – appunto – bisogna anche saper fare i movimenti, e allora bisogna avere una disegnatrice brava come lei. Soltanto che quando facciamo una storia insieme nessuno ce la prende; a lei prendono sempre tutto quando lavora con altri, mentre quando lavora con me non prendono niente e allora abbiamo deciso di autoprodurre il libro, spendendo “un po’“, però la storia ci piaceva e pensiamo che ne sia valsa la pena.
LL: È un investimento che sta portando i suoi frutti, mi par di vedere.
DLR: Mah, per il momento sta andando bene, più di quanto pensassimo. I visitatori di Lucca Comics che l’hanno comprato sono molto irretiti dal titolo, e ciò un po’ mi spaventa perché poi magari la storia gli fa schifo. I disegni son belli, il titolo piace ma poi troveranno bella la storia, oppure no? Non vorrei che dicessero che il titolo è solo uno specchietto per le allodole.
LL: Tu hai anche seguito un corso di sceneggiatura per fumetti: cosa ti piacerebbe scrivere? Hai qualche obiettivo preciso, magari lavorare per la Bonelli?
DLR: Mi piacerebbe scrivere le mie cose, storie avventurose in cui non mancano elementi umoristici.