Titolo: Mercoledì delle ceneri
Autore: Ethan Hawke
Anno di pubblicazione: 2009
Titolo originale: Ash Wednesday
Traduzione: Martina Testa
Traduzione: Marco Pensatore
Editore: Minimum Fax
Collana: I Quindici
Pagine: 300
Prezzo: 15 euro
ISBN: 978-88-7521-203-2
Jimmy aveva proprio l’aria paterna. Gli si stavano formando le prime sottili rughe intorno agli occhi, e il petto e le braccia cominciavano a farsi grossi e massicci. Mi resi conto che nell’invecchiare c’era anche un lato positivo. Fissando la testa sudata di Jim in mezzo al campo e il suo giubbotto da baseball con su scritto HEARTSOCK, capii che nell’intraprendere qualunque tentativo ci si espone a un’umiliazione quasi certa, ma che volevo comunque scommettere sull’amore. Fra le due alternative è di gran lunga la migliore.
Amavo Jimmy e l’avrei sposato il prima possibile, anche l’indomani. Speravo che gli dei sarebbero stati testimoni della mia umiltà e avrebbero capito che ero disposta ad accettare qualunque destino avessero in serbo per noi, ma che avrebbero anche visto quanto sforzo mi costava tutto questo. In meno di sei mesi avrei dato alla luce nostra figlia. Ero pronta a sposarmi. Lo volevo davvero. Jimmy era il padre, un membro della mia famiglia, il mio parente più prossimo.
Mercoledì delle ceneri, E. G. Hawke
Jimmy è un trentenne sbandato, arruolato nell’esercito senza troppa convinzione e che convive con alcuni problemi di droga e alcool. Incerto e inaffidabile, è un eterno immaturo che non sa cosa vuole dalla vita. Si scontra infatti continuamente con la sua tendenza a disfare ciò che ha costruito, il tutto con la stessa rapidità con cui un bambino smonta una costruzione fatta di Lego. Christy, la sua ragazza, fa l’infermiera. Fin troppo cerebrale e vocata all’introspezione, è abituata a ragionare su tutto. All’apparenza è forte e sicura di sé, ma in realtà è una giovane estremamente fragile, con un passato burrascoso e difficile alle spalle, che la rende incline a ricercare spasmodicamente la sicurezza. Iperattiva e costantemente nervosa, fuma come una ciminiera
I due — tra un litigio, una rottura e una riappacificazione — si amano e stanno portando avanti una relazione quasi stabile. A rivoluzionare però un equilibrio costruito comunque sulla precarietà, interviene una gravidanza inaspettata. Peccato che Christy e Jimmy si siano appena lasciati per l’ennesima volta, quella che a entrambi è sembrata l’ultima.
Questo lo scenario su cui si apre il secondo romanzo di Ethan Hawke, già pubblicato in Italia nel 2003 dalla Minimum Fax e ora riproposto, fresco di stampa, dalla stessa casa editrice nella collana I Quindici. Per festeggiare in modo memorabile il suo quindicesimo compleanno, la Minimum Fax ha deciso infatti di riproporre i suoi quindici migliori volumi. E in questa riedizione di Mercoledì delle ceneri troviamo anche un contributo extra: l’intervista all’autore da parte della traduttrice, Martina Testa.
A colpire il lettore non sono solo i dialoghi efficaci e graffianti, ma anche l’indiscussa abilità dello scrittore nel delineare sia un’ambientazione più che credibile, sia le caratteristiche e le peculiarità dei protagonisti principali. Va detto subito che in tutto il romanzo traspaiono le influenze del cinema, da cui Hawke proviene (è salito alla ribalta con L’attimo fuggente, per poi continuare con decine di altri film e persino con alcune esperienze come regista).
Oltre a raccontare la vicenda umana di questa coppia assolutamente fuori dagli schemi, il libro offre il chiaro ritratto di un’America menefreghista e che ha in parte trascurato alcuni dei suoi più famosi ideali. Si tratta di una società di cui vengono mostrati — e in parte anche processati — limiti e mancanze, crepe e soprattutto contraddizioni. Le ambientazioni assumono un significato pregnante, col loro simbolismo — come ad esempio la descrizione di New Orleans alla fine del carnevale, in un clima di abbandono e di rinascita, appunto, alla vigilia del mercoledì delle ceneri — ma anche con il loro realismo.
Le due voci narranti (quelle di Jimmy e Christy), rendono la lettura coinvolgente e la storia ancora più interessante. Il filo del racconto corre infatti da lui a lei, offrendo così al lettore la possibilità di vedere il diverso modo con cui i due intendono la vita, come ne affrontano i problemi ma, soprattutto, come rispondono alle richieste che questa fa loro: diventare genitori prima, essere sposi poi. Missioni filtrate dalla loro volontà di crescere
Poco dopo essere stata lasciata dal compagno incostante, Christy, che sta valutando l’ipotesi di lasciare la città, scopre di aspettare una bambina. Questa notizia sembra offrirle lo spiraglio per credere in una vita nuova fatta di tranquillità e amore. Decide così di riavvicinarsi al padre che non vede da quando, poco più che adolescente, era scappata di casa per sposarsi con lo sbandato di turno, da cui aveva poi rapidamente divorziato.
Jimmy invece, ancora all’oscuro del bebè in arrivo, capisce ben presto di aver perso l’amore della sua vita e, persuaso a dare alla sua esistenza un senso nuovo, decide di recuperare la loro relazione. Rincorre così l’ex compagna convinto di infilarle al dito l’anello di fidanzamento appena comprato. Peccato che la sua romantica dichiarazione avvenga nel bagno pubblico di una stazione degli autobus e di fronte una giovane donna tutt’altro che riconoscente, quanto piuttosto determinata a lasciarsi per sempre alle spalle la loro relazione.
Ma il puzzle si ricompone non appena l’uomo scopre la gravidanza. All’immediato shock, segue la sicurezza di voler dare alla bambina in arrivo un padre presente, con la testa sulle spalle, e alla futura mamma un marito maturo e stabile.
Un viaggio on the road a bordo di una Chevrolet Nova del ’69, in compagnia di una gatta, che riunirà — anche se per brevissimo tempo — i due promessi sposi alle rispettive famiglie. A seconda dei casi, i protagonisti si troveranno a ricostruire rapporti ormai da tempo lacerati (quello di Christy col padre) o a demolirli definitivamente (quello di Jimmy con la madre).
I flussi di pensiero, le azioni e, in generale, tutto quello che accade nel romanzo, vengono trasmessi al lettore attraverso una scrittura chiara e priva di fronzoli stilistici. Hawke è riuscito così a costruire un’impalcatura narrativa in grado di reggere il confronto con i lavori dei più grandi della letteratura americana. La sua abilità gli ha permesso, inoltre, di condire con le proprie esperienze dirette buona parte del racconto — vediamo una generosa dose dell’autore nel personaggio di Jimmy. Mercoledì delle ceneri è un viaggio attraverso le incertezze, i dubbi e le indecisioni di due giovani rappresentativi di questa generazione, è il racconto del loro cammino verso una personale risurrezione.