Je suis sang, l’imponente spettacolo creato da Jan Fabre per il Festival
di Avignone con un gruppo di 21 danzatori, attori e musicisti, riflette
sull’attuale stato dell’evoluzione umana e si sviluppa principalmente attorno
all’idea che per gli esseri umani molto poco è cambiato dai “tempi bui” del
Medioevo. A discapito dello sviluppo che ha subito la coscienza, dell’evoluzione
razionale e scientifica, della stessa globalizzazione, non sembra essersi ancora
affermata una nuova immagine mentale e fisica dell’uomo che prescinda dalla sua
innata aggressività. Ecco perché, ancora una volta, è il corpo, con le sue
pulsioni, le sue fissazioni, gioie e sofferenze, al centro di uno spettacolo di
Jan Fabre. Il corpo come origine di continui impulsi e come oggetto di
pericolosi tabù sociali che spesso prendono origine dallo scorrere del sangue:
ferite, mestruazioni, stigmate e massacri. Come un magico mantra ripetuto da più
voci e in più lingue, il grande corpo collettivo a cui danno vita i 21 artisti
in scena riflette l’immagine di una grandiosa storia umana.

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Per visionare il video è necessario installare un controllo ActiveX ed è altresì necessario poter disporre di connessione xDSL da 450Kbps almeno. Riprese video e montaggio digitale a cura di Michela Cristofoli.

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Ringraziamo Jan Fabre per la gentile concessione
© 2005 Jan Fabre. Tutti i diritti riservati