Relazione tra la Sigismondi ed altri artisti
La presenza di icone mutanti nei video di Floria Sigismondi si può rapportare, principalmente, ad una tendenza il cui studio fu intrapreso da Jeffrey Deitch, editore e curatore di una serie de libri ed esposizioni che denominò, ironicamente, Artificial Nature and Posthuman (Natura Artificiale e Postumana).
L’incremento dei mezzi che permettono di modificare i fattori basilari della nostra esistenza attraverso l’ingegneria genetica (inseminazione artificiale, clonazione) e la medicina (chirurgia plastica e ricostruttiva, trapianti ed altri processi di modificazione corporale), fanno sì che l’essere umano, oggi come oggi, possa re-inventare se stesso invece di vivere con ciò che la natura gli ha dato. Deitch pensa che questa costante re-invenzione possa implicare, come conseguenza, che la prossima sia l’ultima generazione formata da esseri umani autentici.
E’ sempre maggiore il numero di persone che si sentono più a proprio agio in questa dimensione artificiale del mondo piuttosto che in quella naturale, per tanto, probabilmente, non passerà molto tempo prima che inizi a svilupparsi pienamente un’organizzazione post-umana, che rifletterà l’adattamento dell’uomo alla nuova tecnologia ed ai suoi effetti socio-economici.
L’avvento di questa nuova generazione è inevitabilmente captato dall’artista, personaggio di alta sensibilità che intuisce come anche la nuova razza di post-umani, esternamente perfetti, dovrà fare i conti con la stessa serie di nevrosi e insoddisfazioni dei suoi estinti predecessori, solo che i post-umani saranno incapaci di controllare questi istinti dal momento che i progressi della scienza e la tecnologia si faranno carico di soddisfare fino al più piccolo dei suoi capricci.
L’eterno senso di non-conformità dell’uomo ha portato, quale conseguenza, ai contraddittori tempi in cui viviamo. Si è cercato di provare, con ogni mezzo, il dominio dell’umanità su tutto ciò che la circonda, si sono sovvertiti quasi tutti gli ordini sociali, culturali, politici ed economici esistenti ed esistiti, in modo tale, ormai, da non poter più andare incontro che alla sovversione stessa.
La conseguenza: il ritorno ai concetti esposti, ai quali si richiamò il Green Movement, riguardanti gli eventi che annunciano la fine di questo mondo. Secondo i principi fondamentali di questo movimento la ricerca individuale della libertà delle necessità dell’uomo si accumula ad una insostenibile violazione delle leggi della natura: ciò che è beneficio per me, produce danno agli altri (Effetto Greenhouse). L’immagine del post-umano viene ad incarnare precisamente l’umano estinto o auto-estinto prodotto degli effetti della soddisfazione dei suoi appetiti.
Schiller pensava che l’arte potesse creare un’immagine dell’interazione tra la cultura e la natura. Prendendo questa idea come punto di partenza si può osservare come negli artisti occidentali non vi sia una mediazione diretta tra processi umani e naturali, quanto piuttosto tra processi della seconda natura, risultante dai progressi tecnologici, e quelli che nascono dal suo rapporto antagonistico con il mondo che l’uomo a creato.
Orlan è un esempio a priori di questa mediazione. Questa artista costruisce le sue creazioni partendo dalle foto e dai video del suo corpo sottomesso alle operazioni chirurgiche più diverse: ha avuto il volto della Monna Lisa, quello della Principessa Diana ed arrivò fino ad impiantarsi un’ulteriore bocca che mantenne per vari giorni.
Un altro artista che lavora su questa linea è Stelarc, che costruisce installazioni usando il suo stesso corpo come base, in una delle sue opere, ad esempio, si impiantò un braccio meccanico che maneggiava usando i muscoli dello stomaco.
Nei lavori di Floria Sigismondi si possono osservare numerosi aspetti rapportabili al lavoro della Orlan, di Stelarc e di altri artisti creatori e seguaci delle opere che comportano modificazioni del corpo umano.
Per comprendere le proposte di questi artisti è anche necessario studiare i postulati esposti da Foucault nella sua opera “Sorvegliare e punire. Nascita della prigione”, in cui fa riferimento all’inclinazione dell’essere umano alla modificazione della sua apparenza, incrementatasi in gran misura in questi ultimi tempi grazie ai progressi della scienza.
Le trasformazioni segnalate da Foucault avevano come finalità di preparare gli individui affinché si integrassero nell’esercito della loro rispettiva regione, permettendo loro di avvantaggiarsi, rispetto ai nemici, nell’ottenimento del territorio e del potere.
I concetti precedentemente segnalati si vedono riflessi nei video The Beautiful People e Tourniquet, tuttavia in quest’ultimo la modificazione dell’apparenza fisica si realizza per ottenere l’accettazione dell’amante. La necessità di questi cambiamenti è data dall’attivazione di un meccanismo di sopravvivenza di fronte al divenire di un mondo che in poco tempo si troverà invaso da mezzi scientifici e tecnologici capaci di compiere anche il più insolito dei compiti, posto che l’essere umano, così come lo si conosce attualmente, sarà incapace di sussistere a questi nuovi sistemi di organizzazione sociale e tecnologica.
La trasformazione segnalata da Deitch non è totale, però si evidenzia nella lotta scatenata dagli individui mediante diversi mezzi per tentare di far sì che il suo aspetto interiore ed esteriore concordi con la personalità che si è proposto di sviluppare, personalità alla quale Deitch è solito dare tinte patologiche, palpabili anche nelle metamorfosi parziali o totali presenti nei video studiati.
Le conseguenze dei cambi non sono assicurate, non è possibile sapere se saranno favorevoli o sfavorevoli, secondo quanto afferma Deitch: “E’ abbastanza incerto se il mondo post-umano sarà migliore o peggiore, ed anche se arriverà ad essere del tutto post-umano. Gli artisti, semplicemente, permettono di aprire una riflessione”.
Mackenzie, che critica le opinioni di Deitch, svuota le opere dell’artista contemporaneo di valore morale, e toglie importanza alla sua possibile intenzione di creare o meno una specie di manuale in cui si spieghi come vivere all’interno della nostra era. Per lui, ciò che realmente vale sono le rappresentazioni riguardanti la natura, e le suddivisioni che di essa fanno gli artisti occidentali: seconda natura o natura artificiale, costituita dai mezzi tecnologici creati dall’uomo; e terza natura, costituita dai mezzi di comunicazione.
I video musicali come forma artistica
L’industria musicale tende a condensare una grande quantità di influenze provenienti dai diversi rami del mondo artistico come la letteratura, la pittura, il cinema, e le varie manifestazioni di creatori contemporanei.
E’ necessario dedicare uno spazio allo studio di questa interazione arte-musica e della sua portata, che è sovente maggiore di quella dell’arte “colta”.
Orlan, Stelarc e Floria Sigismondi utilizzano lo stesso codice nei loro messaggi, ma la quantità di persone che conosceranno le creazioni di artisti quali la Orlan e Stelarc è di gran lunga inferiore a quella che quotidianamente entra in contatto con le opere della regista di video.
Il pubblico giovane di qualsivoglia latitudine del pianeta, probabilmente non informato degli avvenimenti più recenti in materia di produzione artistica, senza dubbio ha libero accesso al materiale esposto nelle emittenti di video e nei programmi musicali dedicati, i quali gli permettono di entrare in contatto con concetti simili condensati in un montaggio visivo e musicale di qualche minuto.
L’idea stessa di questa pagina non è quella di condannare l’uso di messaggi come quelli studiati nel presente lavoro, quanto piuttosto censire la loro diffusione attraverso nuovi veicoli quali i video musicali. Di fatto, questo studio ricerca la legittimazione di nuove forme di creazione artistica associate alla produzione musicale contemporanea.
E’ necessario studiare questo tipo di espressioni dal momento che costituiscono una forma che arricchisce il patrimonio artistico dell’umanità, aldilà di tutti i meccanismi economici che si possano muovere dietro le stesse.
Traduzione dallo spagnolo a cura di Annalisa Fabro e Daniel Arribas Leal