LIN — la folie
I LIN fanno il loro esordio sulla scena musicale nel 1991. Le prime produzioni sono in stile EBM su vinile 12″, suonate in club alternativi. Dopo l’uscita di questi primi pezzi la band intraprende il suo tour europeo e nel 1993 apre il tour italiano dei “Clock DVA”. Tra il 1994 e il 1997 i LIN intraprendono un processo di metamorfosi che coinvolge sia lo stile e che la composizione del gruppo. La nuova formazione vede due nuove voci: UBQT, MC californiano, e June una dolcissima vocalist del genere 4AD. L’atmosfera electrocyber delle produzioni precedenti si è trasformata in un genere più vicino all’Urban dove l’energia del breakbeat, la capacità comunicativa dell’hip-hop e le mutazioni elettroniche della musica dance creano la sintesi per un nuovo electropop.
Tutte le canzoni sono state scritte da Davidloop
Testi di UBQT e June
Prodotto da P.Y.B. (Plug your brain) e Davidloop
Registrato da Gigi M. al Blue Velvet Studio, Firenze
Mixato da Federico Panero e Paolo Favati (FPPF) di Sonica Factory Studio, Calenzano, Firenze
Supporto tecnico: Federico Bortolozzo
Edito da Mary Nutricati di NoGravity Studio, Firenze
Masterizzato da Howie Weinberg di Masterdisk, NYC
Progetto grafico di Lara Bartok di Magus, Firenze
Fotografie di Marco Lanza
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I LIN sono:
UBQT — voce Mc’in e liriche
June — voce e testi
Davidloop — tastiere & programming
Andrea B. — chitarre elettriche e acustiche
Live Crew
WUB — in porn we trust
Un mix di breakbeat, rock e campionature porno prodotto con una fantastica attitudine dance. In un bizzarro vortice sonoro dove si fondono breakbeat, rock, dance e rumore, i beatz porno di Weird Uncle Betty evocano atmosfere diverse dove il ritmo è l’elemento dominante. L’album si apre con ‘Sexorama”, una intro beatless che lentamente cresce d’intensità per diventare una parata senza tregua dalle ritmicità big beat. I beatz sdruccioli di ‘Wet ‘n Shiny”, in cui la chitarra distorta scivola tra onde sonore lo-fi, introducono le atmosfere liquide di “Rubbergirls”, una traccia basata su un basso ardente e uno schiaffo penetrante. In “Susan’s Party Dress” la chitarra è ancora una volta l’elemento principale anche se in questo pezzo l’acustica viaggia su livelli di dance groove più alti. La canzone che segue, “Lolita”, viaggia su un basso potente che la rende una delle tracce più interessanti dell’album.
Le sonorità lo-fi di “I’am the Doctor” (cantata dallo stesso Weird Uncle Betty!) conducono a ritorsioni funk che generano un pezzo dal beatz carico di sensualità. “Sticky Fingerz” e “Pure Hardcore” — tracce breakbeat di deliri porno e … nient’altro! Il rock… è la colonna sonora di “Betty Dirty Peepshow” in cui l’inseguimento di batteria e chitarra fa da sfondo ad ansimi orgasmici e gemiti presi da film porno originali degli anni ottanta. In particolare, quest’ultimo elemento sonoro si presenta come una costante dell’album “In Porn We Trust. Il duro beat sperimentale di “Shemale Thunder”è una vera orgia di suoni che lascia intuire lo stile di vita frenetico di Weird Uncle Betty.
Assieme a Batmagoo (artista della Dune Records), Weird Uncle Betty ha prodotto “The Intruder”, la traccia più club dell’album — groove sapienti uniti ad un pressante impeto ritmico di gettarsi per terra- e “The Gee-thanx Theme”, una colonna sonora da film sordido basata su una linea di basso sonora, con i cui suoni lascivi si conclude l’album.
“In Porn We Trust” non è uno dei tanti album di breakbeat, ma un modo nuovo, un modo prepotentemente sensuale di esplorare aree musicali nascoste o comunque alternative.” — Play Boy
I WUB sono:
Tito — basso
Francesco Anselmi — batteria e percussioni
Special guests:
Alex Jack Carrolls flauto in sellout song
Kate Mik Uk voce in sellout song
Paolo Favati basso in are you feelin’this
Silvana Gomes voce brasiliana in crowd non pleasers
Franco Baggiani tromba in brothel cholera bugs e Sophie’s choice
Alex Gimignani batteria in lawn cocktail
Freddy T. Mechi chitarra in lawn cocktail e state of the art
Gianni Maroccolo basso in state of the art